Sole e pelle: danni e benefici

Sole e pelle: danni e benefici

Sole e pelle: danni e benefici

Quali sono i benefici del sole sulla nostra pelle? 

L’esposizione al sole, ovviamente nel modo corretto, produce nell’organismo effetti biologici molto importanti. Fondamentalmente possiamo riassumerli in:

un’azione cosiddetta “antirachitica”, cioè in uno stimolo ( da parte dei raggi UVA) a produrre vitamina D che è fondamentale per fissare il calcio nelle ossa; l’esposizione delle sole zone scoperte, per 10-15 minuti, 2-3 volte a settimana durante l’estate è sufficiente a coprire il fabbisogno di vitamina D!

un’azione antinfiammatoria e immunomodulatrice . Molte malattie della pelle, come la psoriasi, gli eczemi, la dermatite atopica, la dermatite seborroica, l’acne ecc., migliorano sensibilmente o guariscono durante il periodo estivo.

– infine, molto importante, è stato evidenziato da osservazioni cliniche e da studi psichiatrici che l’esposizione al sole produce un’azione antidepressiva con un miglioramento del tono dell’umore.

Quali sono invece i danni che il sole può provocare durante l’estate? 

I danni possono essere molteplici ma sono legati fondamentalmente ad una esposizione non corretta. Cosicchè, se a piccole dosi il sole ha una azione antinfiammatoria sulla cute, a dosi “violente”, porta inevitabilmente a eritemi, scottature, discromie (macchie più chiare o più scure della pelle).

macchie pelle

Oppure può aggravare quelle malattie, dette fotodermatosi, nella cui genesi intervengono i raggi ultravioletti. Stiamo parlando di fenomeni “precoci”. Ma il sole provoca anche danni a medio e lungo termine attraverso un danno sul DNA. Avremo quindi da una parte quello che comunemente definiamo “foto invecchiamento”, o “ photoaging” o “dermatoeliosi” dovuto ad un danno delle fibre elastiche e del collagene ( la cosiddetta “elastosi” solare). Dall’altra, un importante effetto “tardivo” , è dovuto alla “foto carcinogenesi” ed al danno sul DNA con induzione di tumori della pelle. Tumori quali le cheratosi attiniche e gli epiteliomi, molto frequenti, non sempre aggressivi, più frequenti in media e tarda età, che risentono di un effetto “da accumulo” di raggi ultravioletti ( tipico di chi si espone al sole per lunghi periodi ).

cheratosi-attinicamelanoma 

Ancora molto dibattuto è invece il ruolo dell’esposizione solare nella genesi di un tumore molto più aggressivo quale il melanoma. In questo caso, più che un danno da accumulo nel tempo, sembra essere responsabile un danno da “trauma” solare acuto, quale frequenti scottature solari, soprattutto in età infantile e nell’adolescenza. Da qui l’importanza di una corretta foto protezione.

Quando è il caso di rivolgersi ad un medico dermatologo?

Direi che innanzitutto il dermatologo deve essere interpellato per ricevere informazioni, informazioni sul tipo di pelle, sulla foto protezione, sui nevi, sulle corrette modalità di esposizione ecc. che permettano di attuare una efficace prevenzione degli effetti collaterali che abbiamo accennato e che consentano di farci godere la nostra tanto desiderata vacanza al mare nel modo migliore. Partendo dal concetto che il sole non va demonizzato a priori e non è un nemico della pelle ma è un amico che dobbiamo arrivare a conoscere, bene e con rispetto, sfruttandone al massimo i benefici.

In secondo luogo consiglio di consultare un dermatologo nel momento in cui notiamo la comparsa a livello cutaneo di qualsiasi nuova lesione. Mai come nella dermatologia, il ruolo della prevenzione si gioca nella sinergia tra medico e paziente.

Come intervenire per limitarli o ripararli?

Prima cosa, quindi, l’informazione. Poi, attuare sempre una corretta foto protezione, che non significa andare in spiaggia con uno scafandro o trascorrere necessariamente le vacanze a Oslo (bellissima!!) ma applicare, ripetutamente durante la giornata un filtro solare appropriato evitando di esporsi al sole nelle ore centrali del giorno; idratando bene la cute dopo l’esposizione.

Sole e pelle: danni e benefici

E’ bene ricordare che l’esposizione al sole con una crema con un alto fattore di protezione (anche un 50+) permette ugualmente di abbronzarsi, anche se con tempi un pò più lunghi; in cambio l’abbronzatura durerà molto più a lungo.

La corretta idratazione sarà poi la migliore strategia per prevenire  o limitare il foto invecchiamento. Nel periodo successivo all’esposizione, nel periodo autunnale, il dermatologo potrà, se necessario, proporre un foto ringiovanimento, con dei peelings chimici o con opportuni laser ( come i laser frazionati ) o con altre tecniche come la radiofrequenza ecc.

Sole e pelle: danni e benefici. Gioie e dolori

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